il fascino discreto dell’ovvio


Ieri mattina chiama una ragazza per un sondaggio commissionato da Telecom Italia. Ho accettato di rispondere alle domande. Quasi subito c’è stato questo scambio, di cui non ricordo le esatte parole ma che grossomodo è andato così:

Lei: «Tenendo presente la sua ultima telefonata al 191, come giudica il servizio di assistenza che ha ricevuto? Dia un giudizio da 1 a 10 dove 1 è il minimo e 10 il massimo.»
MS: «7.»
Lei: «Posso sapere perché solo 7?»
MS: «Perché quello che ho ricevuto è il servizio che chiunque si aspetterebbe dall’assistenza di una grande azienda.»
Lei: «L’operatore è stato sgarbato? Incompetente? C’è stato qualcosa che le ha dato fastidio?»
MS: «No, assolutamente, anzi mi ha risolto subito il problema. È che è il suo lavoro, capisce? Non c’è nulla di straordinario in questo.»

Ho dovuto spiegarglielo tre volte.

Approfitto per dare un forte abbraccio a tutti quelli che fanno ‘sti sondaggi al telefono, e a tutti quelli che lavorano all’assistenza Telecom: lo so che cercate di farlo per noi, nonostante il vostro datore di lavoro.

(Al di là di tutto, 7 te par un voto basso??)