chi è rimasto nel secondo atto


Abbiamo incontrato Massimiliano Chiamenti a Firenze nel settembre del 2009, in occasione di Ultra, un festival letterario fiorentino cui partecipammo con inutile. Ne abbiamo pubblicate un paio, di sue poesie: una sul #38 a novembre 2010, e un altra un paio di mesi dopo, sul sito. Ci siamo incontrati al BIRRA di quest’anno, per sbaglio – anche se sapevo che abitava a Bologna non mi aspettavo di incontrarlo – e mi ha abbracciato. Mi ha consegnato un po’ di fogli stampati: «Le ultime che ho scritto» mi fa.

Questo pomeriggio stavo cercando dei fogli dell’associazione, qui nella mia piccola nuova libreria nella mia nuova casa della mia nuova città, e mi è capitata sottomano quest’antologia casalinga, che adesso googlando un poco ho trovato qui.

Poi stasera, Nazione indiana:



E adesso, come succede sempre in questi casi, mi capitano sotto gli occhi le mail che ci siamo scritti, le nostre richieste di pubblicargli le poesie, le sue risposte sempre cortesi e simpatiche, i “ci vediamo la prima volta che passo per Bologna” o “il caffè ce lo prendiamo a Venezia”. Non posso dire di averlo conosciuto davvero, ma questa è una brutta notizia, ed è davvero un po’ più buio il mondo, stasera.