Adesso dico una cosa che è passibile di verifica, e che soprattutto è fortemente influenzata dalla mia esperienza veneziana, dal tentativo di fare cultura in un posto dove, al di fuori degli stessi identici giri, non interessa a nessuno (soprattutto: non interessa a quei giri). La cosa che sto per dire è una cosa in cui credo veramente, e sinceramente, senza alcun interesse in mezzo. La dico.
Se il tempo che viene speso, in questo paese, a preparare festival letterari, presentazioni, eventi culturali, eventi in genere, fosse speso per la gente che poi paga un biglietto o scalda una sedia, forse le cose in questo paese – in tutto il paese, a tutti i livelli – non andrebbero così male. Pare idealistico e veterocomunista dirlo, ma sì: la cultura può cambiare il mondo: devi lasciarglielo fare. Devi darle il tempo, e devi darle la gente.
(Quando inizi ad auto-citarti stai raschiando il fondo del barile, ma mi son reso conto che non ho fatto adeguatamente pubblicità a questo mio pezzo su inutile.)