Mi faceva effetto che tante persone parlassero di lui, mentre io non avevo mai sentito niente. Quante notti avevo passato a piangere sotto il cuscino? Avrei potuto riempire laghi interi con la mia disperazione. Passavo le sere a pensare a lui. Mi chiedevo sempre: chissà cosa sta facendo Gian adesso, chissà dov’è nato, dov’è cresciuto, che studi ha fatto, com’era suo padre, cosa voleva fare da grande, cosa gli piace mangiare, qual’è il suo colore preferito.
Ancora adesso non so niente di tutto questo.
Sarah Spinazzola, Il mio regalo sei tu, Marcos Y Marcos, 2012.