No, non con la serie limitata di qualche anno fa (che non era neanche male), ma con un intero universo narrativo. Da un lato son contento, perché c’ha ragione Gaiman:
«[The Sandman universe is] a huge sandbox with so many wonderful toys that nobody’s getting to play with right now»
Dall’altra mi spaventa molto, perché il bello di certe serie come Sandman o Preacher sta proprio nel fatto che sono concluse, che nonostante ci fosse ancora un enorme potenziale, abbiano deciso di fermarsi.
(Grazie a Jules per il link.)